Alla scoperta di Previmoda, la previdenza complementare del settore moda

Un’introduzione a Previmoda

Previmoda è il fondo pensione nato nel 1998 e operativo dal luglio 2000, dedicato ai lavoratori del settore moda, dal tessile e abbigliamento (core business), a calzature, occhiali, pelle e cuoio, fino ad accessori come concia e lavanderie industriali. Attualmente conta oltre 65.000 iscritti, ma con una platea potenziale di 300.000-350.000 lavoratori.

Le caratteristiche del fondo Previmoda

1. Aliquote di adesione e contributi

• Contributo del lavoratore: a partire dall’1,5% della paga base.

• Contributo dell’azienda: mediamente il 2%, equivalente a circa €500 annui per iscritto.

  
  

2. Massa gestitaIl patrimonio di Previmoda ha raggiunto circa 1,8 miliardi di euro (dati aggiornati al 30 settembre), con un trend di crescita costante, alimentato da contributi aggiuntivi e buoni rendimenti.

3. Linee di investimento e criteri ESGPrevimoda offre tre comparti di investimento:

• Garantito (conservativo).

• Bilanciato (67% obbligazioni, 33% azioni).

• Dinamico (60% azioni, 40% obbligazioni).

  
  

  Inoltre, Previmoda adotta il modello Life Cycle, che calibra il rischio in base alla distanza dalla pensione. La selezione dei gestori avviene seguendo rigidi criteri ESG, con revisioni periodiche.

  
  

Promuovere l’adesione e l’educazione previdenziale

Uno dei principali ostacoli per l’adesione è la frammentazione del settore moda, composto per l’80% da aziende con meno di 50 dipendenti. Per superare queste difficoltà, Previmoda ha sviluppato una strategia di comunicazione articolata:

• Formazione interna: referenti aziendali (RSU) sono formati annualmente per supportare colleghi e fornire informazioni sul fondo.

• Canali digitali: utilizzo attivo di Facebook, Instagram e LinkedIn.

• Assemblee aziendali: oltre 100 eventi all’anno per illustrare i vantaggi del fondo direttamente ai lavoratori.

• Eventi innovativi: il progetto Previ Giovani – Un Aperitivo per il Futuro combina incontri serali con esperti di previdenza e content creator per sensibilizzare i giovani.

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Conclusioni: l’importanza di una cultura previdenziale

Fabio Cappuccio sottolinea che una maggiore consapevolezza dei vantaggi fiscali e dei rendimenti della previdenza complementare spinge i lavoratori a incrementare i propri contributi nel tempo. Tuttavia, per diffondere una vera cultura previdenziale, occorre partire dalle scuole e dalle università, oltre a continuare a promuovere iniziative sul territorio.

Ringraziamo Fabio Cappuccio per la sua disponibilità e per le iniziative che rendono la previdenza complementare sempre più accessibile ai lavoratori del settore moda.

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