Sanità pubblica e privata: il ruolo della prevenzione e del welfare aziendale
Intervista a Isabella Mastrobuono, commissario straordinario Policlinico Tor Vergata e membro osservatorio permanente per i fondi integrativi.
La sanità pubblica e privata rappresentano due pilastri fondamentali che devono collaborare per migliorare il sistema sanitario nazionale, integrandosi in modo simile alla diversificazione di un portafoglio di investimenti. Operazioni mirate, sia nel settore pubblico sia nel privato, possono ridurre rischi e aumentare l'efficacia complessiva del sistema sanitario, un aspetto cruciale per garantire il benessere della popolazione.
L'importanza della prevenzione: un investimento strategico
Le campagne di prevenzione, come gli screening, rappresentano un tema di primaria importanza nel panorama sanitario attuale. Ma qual è oggi il peso effettivo della prevenzione rispetto alla cura? La prevenzione, che include gli interventi primari, secondari e terziari, costituisce uno dei tre livelli essenziali di assistenza, insieme al settore ospedaliero e all'assistenza territoriale. Tuttavia, in Italia, solo il 5% del Fondo Sanitario Nazionale è destinato alla prevenzione, una percentuale ben inferiore rispetto ad altri Paesi europei.
Differenze geografiche e culturali
A livello territoriale, esistono forti disparità tra Nord, Centro e Sud Italia, legate a fattori culturali e strutturali. Ad esempio, i tassi di adesione agli screening per i tumori e alle vaccinazioni obbligatorie sono spesso più bassi nel Sud, dove barriere culturali e logistiche continuano a influire negativamente sull'efficacia delle campagne di prevenzione.
Un caso emblematico è la provincia autonoma di Bolzano, dove i movimenti no-vax hanno storicamente ostacolato le vaccinazioni pediatriche, creando difficoltà significative per il sistema sanitario.
Il ruolo delle assicurazioni private e del welfare aziendale
Le assicurazioni private e il welfare aziendale possono giocare un ruolo cruciale nel promuovere la prevenzione. In altri Paesi, come Francia e Germania, la mutualità aziendale è obbligatoria e ben strutturata, contribuendo a ridurre la pressione sui sistemi sanitari nazionali.
In Italia, il welfare aziendale rappresenta una risorsa preziosa, ma spesso sottovalutata. Secondo i dati presentati al recente Welfare Day, circa il 20-23% delle attività di welfare aziendale è dedicato alla prevenzione. Questo dato, pur incoraggiante, lascia ancora ampio spazio per miglioramenti.
Screening mirati e benefici a lungo termine
Investire in screening specifici per patologie croniche e potenzialmente letali – come diabete, malattie respiratorie croniche e disturbi cardiovascolari – può prevenire un numero significativo di decessi. A questi si aggiungono gli screening tumorali per mammella, colon-retto e melanoma, che rimangono fondamentali per la diagnosi precoce.
Il welfare aziendale si distingue per la sua capacità di costruire soluzioni su misura per i lavoratori, includendo spesso i familiari. Tuttavia, resta irrisolto il problema della copertura per gli anziani e i pensionati, che ricadono inevitabilmente sul sistema sanitario pubblico.
Un modello da perfezionare
In sintesi, il dialogo tra sanità pubblica e privata, integrato dal welfare aziendale, è essenziale per affrontare le sfide attuali del sistema sanitario. Paesi come Francia e Germania dimostrano che una sinergia efficace tra pubblico e privato, unita a un welfare aziendale ben strutturato, può portare a risultati tangibili, riducendo i costi e migliorando i risultati sanitari.
Investire nella prevenzione non è solo un'opzione, ma una necessità per costruire un sistema sanitario sostenibile e resiliente.
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