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La Nascita della Contabilità Moderna: Il Contributo di Fra Luca Pacioli

Nel 1470, a Venezia, nasce ufficialmente la contabilità moderna grazie all'opera di Luca Pacioli. Conosciamone la storia

Questo matematico e frate francescano, nato attorno al 1445 a Borgo San Sepolcro, rivoluzionò il sistema contabile con l'introduzione di un metodo più organizzato e preciso, destinato a influenzare per sempre la gestione finanziaria di imprese e istituzioni.


Chi Era Luca Pacioli?

Luca Pacioli, noto anche come Luca di Borgo, si trasferì a Venezia da giovane, lavorando come precettore nella casa del mercante Antonio Rompiasi. Grazie a questa esperienza e ai viaggi commerciali intrapresi, acquisì una conoscenza approfondita della mercatura e della ragioneria.


Frequentò le lezioni di aritmetica commerciale di Domenico Bragadin alla Scuola di Rialto, dove si rese conto delle lacune nei metodi contabili dell'epoca. Il sistema allora in uso, noto come "Metodo veneziano", si basava su un semplice registro delle transazioni suddiviso in dare e avere, ma non teneva conto delle variazioni patrimoniali.


L'Innovazione di Pacioli: Il Bilancio Analitico

Pacioli comprese la necessità di una contabilità più strutturata e trasparente. Introdusse dunque il concetto di bilancio analitico, una nuova forma di rendicontazione economico-finanziaria che includeva il patrimonio. Questa innovazione portò alla creazione di tre tipi di bilanci:

  • Bilancio di chiusura (consuntivo)

  • Bilancio corrente (di esercizio o provvisorio)

  • Bilancio di previsione

Grazie a queste novità, il metodo di Pacioli divenne il punto di riferimento per la contabilità moderna, adottato e normato in tutto il mondo.


La Diffusione delle Idee di Pacioli

Nel 1468, Luca Pacioli divenne pubblico lettore di matematica e canonico a San Marco. Nel 1470 scrisse il suo primo libro di matematica, oggi purtroppo perduto. Negli anni successivi si trasferì a Roma su consiglio di Piero della Francesca, entrando in contatto con figure di spicco come Leon Battista Alberti, Donato Bramante e Francesco di Giorgio Martini.


Divenne frate francescano e proseguì la sua attività accademica, insegnando in diverse città italiane, tra cui Perugia, Napoli, Padova e Roma. Nel 1489 ottenne l'incarico di pubblico lettore alla Sapienza di Roma, contribuendo alla diffusione delle sue teorie matematiche e contabili.


L'Eredita di Luca Pacioli

Luca Pacioli è oggi considerato il "padre della contabilità". Il suo metodo ha posto le basi per la contabilità a partita doppia, utilizzata ancora oggi in ambito aziendale e finanziario. La sua visione innovativa ha reso la contabilità uno strumento essenziale per la gestione economica, garantendo trasparenza e uniformità nei bilanci di imprese e istituzioni.


Grazie al contributo di Luca Pacioli, la contabilità è diventata una scienza strutturata e imprescindibile per il mondo degli affari, influenzando il commercio globale fino ai giorni nostri.



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